Ci sono degli errori sistematici che si ripetono quando i miei allievi italiani pronunciano l’inglese. La prima cosa è la necessità che hanno di articolare tutte le lettere che ci sono in ogni parola. La seconda deriva dalla prima, e cioè la pronuncia delle doppie in inglese allungando il suono come si fà in italiano. La terza - e di questa proprio non capisco il perché - è la pronuncia del suono h dove non esiste, ad esempio hei, bi, ci, di (a,b,c, d). Forse il lettore mi potrà spiegare perchè si aggiunge così frequentemente il suono h proprio dove non c’entra niente.
Un pò di riflessioni. Il primo errore lo chiamo “l’inglese staccato”. Una delle bellezze dell’inglese è il fatto che le parole che portano le informazioni vitali sono pronunciate chiaramente mentre tutte le altre parole sono pronunciate in un modo più pigro. C’è addirittura un suono che si usa spesso in questi casi, il schwa. Si tratta del suono più facile che possiamo produre e sostituisce le silabe senza accento. Che fatica fanno i miei studenti a cercare di pronunciare tutto quello che c’è scritto, per poi scoprire che non si deve!! La pronuncia delle doppie in inglese rende parole come bigger, arrive e stubborn ad esempio molto più lunghe di quello che dovrebbero essere e di conseguenza più importanti nelle frasi. Per quanto riguarda il suono h si deve correggere lo studente, ma ancor più importante è fargli capire che questo suono non esiste proprio. Non riesco a capire perchè lo facciano. Forse perchè lo credono un suono molto inglese. Chi lo sa??
Saluti,
Paola